Ci sono importanti aggiornamenti sulla questione Pornhub e le accuse di tratta sessuale, violenza e abusi verso i minori.
Se non hai letto ancora il primo articolo, leggi qui.
Il Post riporta che Pornhub ha detto di aver modificato in modo significativo le modalità con cui possono essere pubblicati e scaricati i contenuti sulla sua piattaforma.
Martedì Pornhub ha annunciato che non accetterà più caricamenti da utenti non verificati e cancellerà il pulsante “scarica”. Pornhub ha detto che sta lavorando per il 2021 a un sistema di verifica dei contenuti per tutti gli utenti.
MASTERCARD & VISA
Mastercard e Visa stanno indagando sulle accuse fatte dal New York Times. Se fondate sono disposte a bloccare ogni tipo di collaborazione con MindGeek, la società canadese che gestisce il portale Pornhub e non solo.
Kristof (autore dell’inchiesta che ha scatenato il tutto) ha scritto su Twitter che, per limitare la pubblicazione di contenuti che mostrano abusi, “molto dipenderà da quanto responsabilmente Pornhub” implementerà i meccanismi di controllo, ma che, nonostante l’azienda “non si sia guadagnata la sua fiducia”, le nuove iniziative sembrano significative.
Lo stesso Kristof ieri ha pubblicato un nuovo articolo di aggiornamento sul New York Times.
NON SOLO PORNHUB
In questo articolo, Nicholas allarga le accuse anche ad altre società come XVideos and XNXX. Insieme a Pornhub sono tra i portali web più grandi al mondo.
Nel portale XVideos ci sono migliaia di video con titolo come “11 anni”, “scuola elementare”, “pre-adolescenti”, “bambine” ecc.
Sicuramente nella maggior parte sono solo attrici che si fingono bambine ma Kristof è certo che tra quei video ci sono anche situazioni vere.
“Questo è disgustoso. La maggior parte dei risultati probabilmente non riguarda i bambini, ma molti sì e il sito attira i pedofili che possono caricare i propri video… Il problema non è la pornografia ma lo stupro. Non è pudore provare repulsione per le aziende globali che monetizzano sulle aggressioni sessuali dei bambini; è compassione”, scrive Kristof.
SCETTICI?
Kristof aggiunge anche le sue perplessità sulle decisioni prese da Pornhub per limitare i danni:
“Dovremmo essere tutti adeguatamente scettici. I falsi documenti d’identità abbondano e a settembre un uomo è stato accusato di aver molestato sessualmente una ragazza di 16 pubblicando i video su Pornhub con un account verificato. E anche se non è presente il pulsante di download, è comunque possibile eseguire il download utilizzando altri metodi”.
I ragazzi di Fight The New Drug si chiedono anche:
- I contenuti passati verranno controllati e / o rimossi alla luce delle nuove misure?
- Altri tipi di abusi basati su immagini come i deepfake verranno rimossi dal sito?
- Quali sistemi di responsabilità verranno introdotti in modo che il pubblico possa essere certo che Pornhub mantiene la parola data?
Aggiungo: Le vittime presenti e passate saranno risarcite/aiutate?
Non voglio essere pessimista ma sono molto scettico. Credo che Pornhub si stia difendendo solamente da quella che potrebbe essere un crollo economico se VISA e Mastercard si ritirano dal gioco.
Quello che sta accadendo verso Pornhub deve allargarsi. Pornografia non-consensuale e revenge porn sono molto frequente nel web. Basti guardare il caso Telegram per esempio (Guarda il video).
“La prima cosa che le persone devono capire è che qualsiasi sistema che consente di condividere foto e video è assolutamente infestato da abusi sessuali su minori”, ha detto al New York Times Alex Stamos, professore alla Stanford ed ex capo della sicurezza di Facebook e Yahoo.
L’anno scorso, il New York Times ha indagato sull’aumento del materiale pedopornografico online e ha scoperto che le aziende tecnologiche non si stanno impegnando per monitorare le immagini illegali.
Si stima quasi 45 milioni di foto e video online di minori abusati sessualmente.
TEMPO DI AGIRE
Riflettiamo e agiamo!
Sabato 12 Dicembre 2020 alle ore 17:30, lanceremo un reportage che ci vedrà tutti coinvolti. Stay tuned.