Mary (nome di fantasia), 15 anni, era scomparsa ormai da un anno.
Dopo un anno di ricerche la madre scopre dei video di sua figlia su dei portabili web pornografici. I video ritraevano la figlia in situazioni sessuali molto esplicite.
L’adescatore è Christopher Johnson (dello stato della Florida), 30 anni, che aveva obbligato Mary a filmare quei video per profitto economico. Tramite alcune telecamere di sicurezza, la polizia è riuscito a trovarlo e arrestarlo.
La polizia ha scoperto 58 video pornografici postati sui maggiori portali di video pornografici e alcuni social network tipo Snapchat e applicazioni di streaming come Periscope.
Oltre l’abuso sessuale, Mary ha detto alla polizia che è stata costretta ad abortire dopo un abuso ricevuto da Johnson stesso. La polizia sta facendo delle ricerche sulla clinica che ha effettuato l’aborto. Nessuno dello staff medico ha avvertito la polizia trovandosi davanti una ragazzina di 15 anni senza genitori.
In un recente articolo (clicca qui), abbiamo spiegato come la pornografia carbura il traffico sessuale. Milioni di persone avranno probabilmente visto il video di Mary senza rendersi conto che stavano contribuendo al suo “sfruttamento”.
Ogni click, ogni “touch” e ogni visualizzazione ha contribuito a creare l’inferno dove Mary si è trovata per un anno.
Diventa sempre più urgente informare, istruire e sensibilizzare i nostri ragazzi. Come genitori ed educatori non possiamo sottrarci. Bisogna essere vigili e attenti.
Il libro PORNOLESCENZA è un ottimo strumento per aiutare genitori ed educatori nell’arduo compito di proteggere bambini e adolescenti dai pericoli di Internet.
A presto,
Antonio Morra
Fonte: People