BERNA, SVIZZERA – Una ragazza o un ragazzo su tre (34%) è entrato in contatto con uno sconosciuto su internet e uno su sette (15%) è arrivato a incontrarlo nella vita reale, con punte di rispettivamente del 63% e del 33% fra i 15-16enni. È uno degli elementi che emerge da uno studio pubblicato oggi sul comportamento online dei giovani fra 9 e 16 anni.
Rischio fra i giovani – La ricerca realizzata dall’Alta scuola pedagogica del canton Svitto si basa su un sondaggio effettuato presso 67 classi nella Svizzera tedesca e in Romandia, interpellando 1026 allievi e 67 docenti. Al centro dell’attenzione figurano i rischi connessi a internet: è emerso che il 26% dei ragazzi di 9-10 anni è già stato confrontato con almeno un rischio, quota che sale con l’età per arrivare al 94% fra i 15-16enni.
Interessati anche i più piccoli – Il fenomeno delle conoscenze attraverso internet interessa anche i più piccoli (9-10 anni), anche se in misura limitata (4%, sfociati nel 2% in incontri). In generale per l’insieme del campione va peraltro aggiunto che la maggior parte degli interpellati ha vissuto tali incontri come un’esperienza positiva o neutra.
Tantissime richieste sessuali – Il 21% dei ragazzi è stato oggetto del cosiddetto grooming, cioè sono state richieste online informazioni a carattere sessuale, nonostante essi non volessero dare alcuna comunicazione in merito: la percentuale sale al 22% fra i 13-14enni e al 41% tra i 15-16enni.
Il 35% degli intervistati ha visto rappresentazioni a carattere sessuale. Anche in questo caso la quota cresce con l’aumentare dell’età, dal 10% tra i bambini di 9-10 anni al 68% tra gli adolescenti di 15-16 anni. Il 24% ha ricevuto messaggi a carattere sessuale (42% fra 15-16enni). Il 3–10% degli intervistati ha già inviato in prima persona messaggi a carattere sessuale e il 2% dei giovani di età compresa fra gli 11-16enni è stato ricattato da qualcuno a cui aveva inviato un messaggio di questo genere.
Il telefonino è lo strumento principale per l’accesso a internet – Lo smartphone è diventato il più importante strumento di accesso a internet. Il 49% dei bambini di età compresa fra i 9 e i 10 anni lo utilizza già almeno una volta alla settimana per navigare in rete.
Le raccomandazioni – Gli estensori della ricerca avanzano otto raccomandazioni per diminuire i rischi relativi al contatto fra i giovani e internet:
- Incoraggiare gli interessati a parlare delle proprie esperienze: una parte notevole (29%) dei ragazzi che sono stati confrontati a qualcosa di sgradevole non ne ha parlato con nessuno.
- Sensibilizzare i grandi fruitori di smartphone (i rischi aumentano quanto più si usa il cellulare).
- Insegnare ad abbandonare pagine web o app in caso di esperienze spiacevoli, evitando strategie di confronto.
- Insegnare sui media sociali a bloccare utenti o segnalare contenuti.
- Rendere consapevoli della portata delle loro azioni coloro che svolgono attività al alto rischio, come l’invio di contenuti a carattere sessuali.
- Chiarire le competenze per gestione dei rischi fra genitori e scuola.
- Promuovere un’ampia dotazione di materiale didattico per l’insegnamento.
- Garantire ai docenti il tempo necessario per affrontare questi temi.
Nel libro PORNOLESCENZA abbiamo trattato queste ed altre tematiche. Genitori… scendete in campo per i vostri figli. Informatevi e prendete le giuste cautele.