Emanuele, oggi 19 anni, racconta alle telecamere di Petrolio (trasmissione su RAI1) la sua tragica storia di dipendenza da pornografia.
Tutto è iniziato quando aveva 13 anni sfogliando le milioni di pagine disponibili online con contenuti pornografici.
Curiosità, abitudine e adesso dipendenza: “Guardo pornografia e non riesco a farne a meno… anche se dici non lo farò più, il giorno dopo lo fai ugualmente”. “Posso masturbarmi anche 4-5 volte in una giornata”.
Il problema di Emanuele riguarda moltissimi giovani in Italia, l’80% dei dipendenti da pornografia ha meno di 25 anni. Il primo accesso ai siti porno avviene a 11-12 anni. Il 90% dei ragazzi ha visto pornografia prima dei 18 anni.
Prima di lasciarvi alla video-testimonianza di Emanuele, vorrei riportarvi alcuni passaggi tratti dal mio secondo libro “PORNOLESCENZA” che si propone di proteggere bambini e adolescenti dai pericoli di Internet. Un libro per genitori, insegnanti e educatori.
Gli adolescenti sono biologicamente e psicologicamente più vulnerabili alle dipendenze. Il virtuale può essere una fuga e pone una serie di problemi, crea influenze negative sul rendimento scolastico, una tendenza all’isolamento dal mondo reale e preferenza del mondo virtuale e una difficoltà nel gestire e limitare il tempo online. Si rischia che non ci sia un adeguato sviluppo della maturazione psicosessuale.
Oggi, gli adolescenti guardano molta più pornografia di quanto i loro genitori si rendano conto. E questa pornografia è molto più “hardcore” di quanto mamme e papà possano immaginare.
Da genitori, insegnanti ed educatori dobbiamo ben tenere a mente che non esistono soluzioni facili e veloci a questo tipo di problematiche. Lo scopo non è “aggiustare il proprio figlio/alunni”, ma offrire un modo per intensificare il rapporto con lui e fornirgli una guida.
Pornolescenza potrebbe portarti più a fondo di quanto tu voglia. A volte potrebbe essere scomodo da leggere. Ma prova a tuffartici dentro. Se ti accontenterai di suggerimenti rapidi o di risposte express, non affronterai mai il vero problema che si cela dietro.